Dello spolverare gli scaffali
C'è una lista che compilo giorno dopo giorno.
La lista delle cose che potevano essere fatte e non possono più essere fatte.
Il tempo che scorre, che mi sorpassa e m'aspetta, più avanti, pronto a fare i conti.
I sassi lanciati e le mani nascoste, i cerchi che si spandono nell'acqua e poi il silenzio.
Le chiamate a cui non ho risposto, quelle a cui non avrei dovuto rispondere e il peso della scelta che ho compiuto rispondendo o meno.
Ci sono io che ti guardo dormire come si guarda un figlio che dorme e mi chiedo se è la cosa più simile all'amore che abbia mai conosciuto o quella più lontana che ci sia. Anni luce fa. Un battito di ciglia e vengo scaraventata dal bordo di quel letto ad ora.
Ci sono gli assegni staccati, le impronte lasciate, anche quelle che non hanno portato da nessuna parte e che vedo, appena mi volto.
Io questa lista me la ripeto la notte.
Quando guido. Mentre cucino il pollo e spadello i carciofi.
Quando esco di casa e sono in anticipo, sempre, di almeno un quarto d'ora e mi domando cosa cazzo continuo ad anticipare gli arrivi e gli appuntamenti se sono in ritardo sulla più importante tabella di marcia della vita.
Per la prima volta in quasi sette anni è trascorso un mese senza che scrivessi una singola frase.
Perfino quello c'è nella lista.
Un mese che non potrà mai più essere recuperato nell'archivio, un mese senza considerazioni sostanziali, senza traccia. Non è un caso che sia febbraio.
Io che non so dimenticare non so più cosa ricordare.
[Ah, per chi passasse di qui e trovasse questo l'ennesimo post-traumatico-dell-esistenza, malmostoso, ridondante, ansiogeno… Sappia che me ne sbatto. Si astenga pure dal commentarlo ché tanto non lo sdogano]
è una lista. va bene (oggettivamente corrisponde ad una sequenza).
forse al momento sei in ritardo con qualcosa che dovrà venire.
in sostanza sei solo al punto giusto di una lista che non è finita
Quando si spolverano gli scaffali c’è sempre qualcosa che salta all’occhio….qualcosa che si era scordato e che riappare quasi per magia.
Non sarai per caso….confusa?
no.
(il mio solito commento idiota).
Pur non avendo una lista
pur avendo scarabocchiato a casaccio parole qui dentro
pur non sapendo cucinare
il resto è tutto maledettamente uguale.
Le liste pesano,pesano più della vita stessa a volte.
Il tempo non solo ci sorpassa e ci aspetta più avanti pronto a fare i conti,ma ha anche una lista in cui c’è tutto quello che abbiamo dimenticato di aggiungere alla nostra,tiene il conto molto meglio di noi e prima o poi ti rinfaccia la sua lista e la tua.
Cosa vale la pena ricordare poi noi non lo sappiamo mai,ricordiamo e basta.
Più che un post ansiogeno,mi sembra una lente di ingrandimento sul tuo cuore magnifico
questa lista tocca livelli di tristezza veramente alti, e mi lascia con una sensazione generale di grandissimo spreco…
ma non devo di certo arrivare io per queste cose 😉
lascio però la tua pagina aperta, perché il tintinnìo in sottofondo mi trasmette una pace incredibile
buona giornata 🙂
Com’è, Cris, che, per quanto malmostose e potenzialmente ansiogene, anche le tue liste delle cose non fatte sanno di così tanta voglia di vivere? E’ da questa che trapela tutta la tua vera forza, ben più che dai fendenti che ogni tanto affondi contro quelli che ti leggono di passaggio… Il resto in pvt, se vuoi. E se no, un forte abbraccio: dopo febbraio arriva marzo, la primavera, Cris!
Febbraio … e vorrei tanto fosse ottobre. L'arrivo della primavera mi attanaglia in gola. E non so …..
Io ti ricordo Cris, nei pensieri mentre mi chiedo chissà come sta.
Bacio.
Non commento mai i tuoi post semplicemente perchè mi piace leggerli e introitarli. Questa volta però, sarà che sono una maniaca delle liste, sarà che pur'io le faccio, prima di addormentarmi o mentre guido, faccio la spesa o sono in treno, e non sono mai liste liete…Che poi alla fine sono bilanci, e i conti non tornano (quasi) mai. E la vita stessa è una lista.
Liste, anche la mia vita è fatta di liste: liste della spesa, liste di pulizie e di riordino, di incombenze più o meno impegnative. Nella riflessione e nel ricordo, la vita diventa a volte una lista di occasioni perdute…ma forse perdute perchè in fondo andava bene così. Se anche tu hai fatto certe scelte probabilmente andava bene farle. Ciao!
sei bella cris ,sempre…dovresti ricordarlo a te stessa .Una carezza.Alessandra
ForSe , forSe
bisogna imparare a dire di NO
come quando da bambini veniva spontaneo
senza rimorso , senza rimpianto , essere più giocose , più festose
hai scritto nell'anima..! è sempre un piacere leggerti,grazie :)-
Ciao Cris, sono LA 🙂 Duenovembre… quanto tempo…. che bello rileggerti… un abbraccio!
Ciao Cris. Ho sorriso, è che a me le cose brutali fanno uno strano effetto, ma lungi da me sostenere che sia l'ennesimo-post-traumatico-dell-esistenza. Piuttosto, brutale è il modo in cui ti anticipi, che è anche il mio. E ho imparato a riderne. Intanto quoto ogni parola di quelle scritte in corsivo.
Poi, mi domandavo se quel cauto modo di anticiparsi non fosse uno stratagemma per compensare tutti i ritardi del passato. Chissà.
Un saluto, F.
La mia situazione è questa: arrivo in effetti "quasi per caso", provenendo da aNobii. NON ho trovato post-traumatico questo post, e per nulla ridondante. Anzi, è molto dolce. In virtù di questo, e del fatto che mi ci sono pure ritrovato un bel po'… e che sto anche pensando a come sarebbe raccontare una vita olo attraverso ciò che non è successo… in virtù di tutto questo, mi sento autorizzato a commentare e mi sottometto alla necessaria moderazione!
Ciao
Marco