Dei compleanni in agguato
Ennesimo giro di boa -intorno al collo-
I compleanni li vivo trattenendo il fiato e serrando gli occhi come fanno i bambini in età prescolare durante un temporale.
Prima passano, meglio sto.
Sto cercando tre titoli che mi aiutino a trascorrere il mese di agosto senza agonizzare nel pantano dei mesti palinsesti televisivi e dei redivivi urbanizzati controvoglia; se avete suggerimenti, prego.
L'aggiornamento sulle condizioni psicofisiche è doveroso: stazionarie, manco a dirlo.
Ho però comprato fascinosissimi occhiali da sole, un morbido vestito di seta cotta e sandali con plateau che indosserò due volte, con tutta probabilità. I regali è sempre meglio sceglierseli.
Mi sono innamorata virtualmente di un ristorante dal nome ridicolo e dall'allure romantica. Vorrei tanto andarci, chiedere un tavolo in terrazza, delegare la scelta del vino, prendere la lingua di fassone croccante con salsa di barbabietola e farmi un po' corteggiare.
Sarebbe una delle due volte adatta al mio vestito e ai sandali e io non voglio farmi trovare impreparata. Nemmeno per la prossima estate, nel caso.
Credo di aver detto il poco che c'era da dire.
Voi statemi bene. In alternativa, impegnatevi strenuamente per starci, almeno.
propongo quello che ho iniziato a leggere. sandor marai: le braci (adelphi).
ho piacevoli ricordi infantili dei temporali. mai imparato invece a corteggiare una donna. forse non è ancora tempo. la giostra gira
Già letto, Poe. Bello, anche se non mi ha commosso come L'eredità di Estzer.
Buona lettura.
accidenti,io mi auguro che questa graziosa signora proprietaria del blog ci abbia un bell'uomo che la porti degnamente a festeggiare sulla terrazza con tutti gl iannessi connessi del caso,che la bellezza non vada sprecata così al vento…
saluti e buon compleanno(che sai cosa?meglio esserci per festeggiarlo che non…non credi?)
dopo i ventinove, prima passano, meglio è.
oltre i 40 sparire in un buco del mondo per il tempo necessario che tutto passi e sia stato solo un pessimo sogno.
(giova consolarsi con la lingua di fassone croccante, ora cerco la ricetta)
Per non pensare a niente "Cecità" di Saramago, l'ho iniziato da poco, ma prende e prende. Accompagnato da una buona pasta tonno, menta e mandorle :*
allora qualche simpatico racconto di maupassant come "l'appuntamento". e come vino: che ne dici di un cabernet franc? (non ho mai mangiato la lingua di fassone)
Aaargh! Offri un Cabernet franc ad una piemontese? Se fiuto l'aria verso est mi entusiasmo davanti ad un Amarone, magari. Stiamo mangiando lingua di fassone, perdio!
Ovviamente scherzo.
sciovinista! 🙂 allora facciamo barolo franc?
Buon compleanno e buone vacanze Cris.
Letture consigliate: La bastarda di Istanbul di Shafak Elif
LUI di Catherine Spaak
e un bel calice di FRA CENT'ANNI Azienda Zanetti
Eh mi tocca essere di parte … quindi Amarone !!!! :))
io ti consiglio un film…tra una lettura ed un'altra, guardati Les Amants Reguliers di P.Garrel.
visto che è anche il mio di compleanno e che la quarantesima "soglia" è vicinissima, dietro l'angolo, mi sono gratificata pensando che la Bruni Tedeschi, che la soglia l'ha superata da sei anni, sta con quel giovane adone di Louis Garrel, il protagonista..
Koestler, Schiuma della terra, Il Mulino
Camus, Lo Straniero, Bompiani
mordecai richler, la versione di Barney, Adelphi
jan Potocki, Manoscritto trovato a Saragozza, Guanda
I primi 50 album di Alan Ford, di Magnus e Bunker
Il titolo è geniale e mi rammenta che in agguato c'è pure il mio (di compleanno) ma lo ignorerò, chè m'incazzo con me stessa, tantissimo, e mi chiedo perchè più gli anni passano e più continuo a tornare indietro : )….
libri? Io sto rileggendo per l'ennesima volta Cime tempestose, ma ti consiglio uno dei miei preferiti in assoluto Il gioco del mondo di Julio Cortàzar.
Un bacio
Deviazioni di Luce D'Eramo
Che stupide che siamo noi donne, a volte (parlo di me)
Un anno fa, il 27 luglio 2010, iniziava una storia d'amore, quella che ora non c'è più, quella che s'è sgretolata, quella che ho tenuto troppo stretta tra le mani, e, come sabbia, è fuggita via. Sono giorni che piango, all'improvviso mi rendo conto d'aver mentito per mesi e mesi, dicendo che ormai avevo dimenticato tutto.
Lo dico a te, a te perché so che sai cos'è l'amore, quello vero, quello che ti succhia l'anima, che ti svuota fino a lasciarti sul ciglio d'una strada, sola, inerme.
Stupidamente sono venuta a leggere cosa scrivevi un anno fa, pensa, a quell'ora ancora non sapevo che sarebbe stato il giorno più importante della mia vita.
Sono sempre io, quella che non si firma, ma che ti ringrazia, per la compagnia che mi fai, da sempre.
Posso chiederti un libro da leggere? Uno di quelli che ti prendono per mano, uno di quelli che non ti fanno sentire sola. Grazie.
Cara Anonima, battezzati per favore! Scegliti un nome fittizio ma fatti chiamare con un nome!
In quanto al libro… Sono diversi mesi che non leggo qualcosa che mi piaccia al punto da consigliarlo.
Cercherò nelle riletture e ti saprò dire, promesso.