Dei traslochi
Dunque, questa è la mia nuova casa.
CrisalideInversa non esiste più. Dovevo cambiare, era giunto il momento.
Caroline Kiig è la me che sono diventata, maturando o, comunque, provandoci.
Le certezze restano quelle di sempre, il titolo pure.
Ringrazio profondamente Sara e il disponibilissimo Beggi per l’enorme aiuto che mi hanno regalato.
Da qui si riparte.
Mi piace la tua nuova casa… bel trasloco.
Dei traslochi e dei viaggi…
Quale lungo viaggio tu abbia fatto per arrivare fin qui solo tu puoi saperlo. E’ arrivato lo sfratto e, di tutta fretta, hai raccolto una vita per metterla in una valigia che, durante il trasloco, potevi virtualmente, concretamente, perdere. Sei partita con quella valigia senza poterla contrassegnare nè con un vecchio nome nè con un nuovo indirizzo.. Tutto sembrava destinato a cambiare perdendosi.. Sembrava una vita in viaggio senza destinazione. Tu e la tua valigia, così abituate a viaggiare insieme, vi siete separate con la speranza di potervi solo ritrovare..
Tu, una valigia, due viaggi e una sola speranza: incontrarsi.
Hai messo tutto in quella valigia che hai potuto riaprire qui. E’ sul letto e la stai vuotando..
Penso a cosa solitamente succeda quando svuotiamo una valigia dopo un viaggio: ci accorgiamo di tutte quelle cose che abbiamo portato con noi senza mai averle utilizzate perché, quando, all’inizio di un viaggio, apriamo una valigia per riempirla, pensiamo sempre di avere bisogno di più di quello che davvero ci occorre. E ce lo portiamo appresso, sotto forma di indumenti superflui o di pensieri ingombranti, in valigie inutilmente appesantite, spesso troppo gravose da trasportare, da far “traslocare”. E’ una cosa pericolosissima questa. Pericolosissima come l’infelicità, come la paura di non arrivare, come il timore di non saper dove andare..
Eppure, malgrado ciò, tutti sappiamo che le valigie non saranno mai abbastanza grandi da contenere tutto quello che vorremmo portare..
In questo tuo viaggio hai portato tutto perché niente era superfluo perché, in quella valigia, hai messo dentro te.
Forse, e dico forse, ti mancherà sempre qualcosa ma potrebbe benissimo non servirti mai.
Quello che ti serviva, è già tutto qui in questa tua valigia.
Ben arrivata o tornata, non so..
Che bel viaggio sarà questo qui… In mezzo ad un mare di incertezze, questa è l’unica certezza che ho.
E’ bello anche qui, ma quella campanellina mi manca.
Intanto un grazie, perchè attraverso te ho apprezzato la gentilezza e la disponibilità di A.Beggi, anche se penso che per il mio passato remoto non vi sia più possibilità di rimettere ordine.
Poi che bello qua, e quelle matrioske sono forse un po’ tutte noi: un’infinità di ruoli e sentire e persone diverse in un unico e a volte ingannevole involucro. Tu scrivi sempre benissimo.
Questo posto è bellissimo 🙂 cosi leggero, delicato, femminile. E le tue parole sono come ipnotiche: quanto è bello percepire la potenza della lingua italiana, che giace cosi mansueta ai piedi di una donna tanto sensibile!
Tutti, realmente, troppo gentili.