Dei refrain
Io sono emotivamente stanca di sentirmi definire “una delle persone migliori che salcazzodiqualcuno ha conosciuto nella vita”.
Me l’ha detto, dopo mesi di silenzio, il cestista di Trieste. Me l’ha detto il mio ex convivente. Me lo dice l’Avvocato.
E intanto prendo calci nelle terga sistematicamente da tutti, interdetta, a fare i conti con la splendida persona che sono, sola. Perché?
Perché essere “una delle persone migliori che salcazzodiqualcuno ha conosciuto nella vita” non significa essere la persona che quel salcazzodiqualcuno vuole accanto. Non significa che voglia fare sacrifici per te, che si svegli la mattina pensando a come farti felice, non significa niente di niente.
Solitamente, sentirsi dire “sei una delle persone migliori che ho conosciuto in vita mia” significa che quella specifica persona da te ha preso tutto, perfino il midollo, e non ti ha lasciato un cazzo, in cambio.
Ecco, mi sarei frantumata le palle di sentirmi una spugna strizzata dopo la doccia.
di solito lo dicono gli amici…
Non l’avevo mai visto da questo punto di vista, non lo userò mai più! E’ terribile!!
Hai ragione.
A me non l’hanno messa esattamente in questi termini, ma si’, il senso e’ stato quello.
Il senso di avere dato un sacco, piu’ di quanto una persona normale sarebbe disposta a dare, e loro (lui) hanno preso (precisando pure che, in fondo, non era lui che mi voleva, pero’ intanto prendeva e viveva bene nel sentirsi amato, mentre io mi prosciugavo).
Io ci devo ancora stare insieme a cotal persona (storia lunga) ma se non ci fossero altre persone di mezzo (=figli) avrei troncato.
Non voglio consigliarti nulla. Solo dirti, purtroppo, devi essere la prima a volerti bene (cosa che anche a me riusciva male, mi sminuivo sempre).
Un abbraccio! (e comunque scriverne fa bene!)
B.
Cara Bulut, sarà per questo che sono una zitella senza figli??
L’ho sempre considerata una sventura ma, a furia di sentire storie e vivermele, inizio col sospettare che sia la mia fortuna.
Arriverò ad assere un’arzilla ottuagenaria, senza figli e nipoti, che gioca a burraco in un ospizio sulle colline del Monferrato.
C’è molto di meglio.
Ma pure molto di peggio.
Un abbraccio a te!!
Pinza & Charlie: è interessante comprendere il punto di vista di chi lo dice e di chi se lo sente dire. Non avendolo mai detto mi sento quasi desiderosa di adoperarmi perché ciò accada 😉
Mai detta a nessuno una cosa così orribile…anche perchè è soggetta a parametri, contesti, umori, intersezioni emozionali e situazionali (e revisioni)…Poi non essendo salcazzodiqualcuno, probabilmente è giusto così.
E comunque l’operazione di “controllo e aggiornamento” dei preferiti mi ha condotto qua…Non chiedo come stai, perchè l’ho vagamente intuito.
…una carezza si corica sulle creste agitate dell’Oceano…
K.
:-O
non so che dire…. silenziosamente continuo a leggerti….